I Portatori: figure quasi mitiche ed indispensabili per la buona riuscita della Festa di S.Agata. Manipoli di uomini dotati di smisurata forza fisica, perfettamente coordinati tra loro, sorreggono ed animano le pesantissime, monumentali Candelore o Cerei di S.Agata. Si tratta di 12 magnifiche strutture in legno, impreziosite da vari fregi scolpiti e dorati, con un peso variabile tra 400 e i 900 chili e che necessitano del supporto di squadre ("Chiumme") di uomini composte, a seconda del peso e dimensioni della Candelora, da 4, 8, 10 o 12 Portatori. Durante le varie fasi della Festa di S. Agata, che si svolge nei giorni del 3, 4 e 5 febbraio di ogni anno, ciascun gruppo di Portatori trasporta a forza di spalle, braccia e gambe, la propria Candelora lungo le strade di Catania, per chilometri e per ore. Si può dire che ciascun manipolo di Portatori, in perfetta sincronia tra loro, riesce a dare vita e anima alla Candelora. Assistere a questa simbiosi Portatori/Candelora è uno spettacolo unico che, già da solo, merita un viaggio a Catania: in quei giorni le Candelore danzano, caracollando al ritmo della musica delle Bande Musicali che le seguono passo passo, marciano per le vie, accompagnano la grande Vara di S.Agata che lentamente attraversa Catania per ore e ore. Tutto questo avviene tra la meravigliosa architettura del Barocco Siciliano di Catania e la festante ed ospitale folla dei Catanesi. Insomma visitare Catania durante la Festa di S.Agata, almeno una volta nella vita, è un'esperienza che consiglio assolutamente. In più il clima a Catania, a parte rarissimi fenomeni stagionali, già a febbraio può dirsi primaverile e molto gradevole. Per ogni maggiore e più qualificata informazione rimando ad un sito web, molto ben fatto, di un Catanese Doc che illustra nel dettaglio la Festa di S.Agata e altri aspetti di vita e cultura in quella parte di territorio della Sicilia, isola di struggente bellezza e dai forti contrasti. Ringrazio sentitamente i Catanesi per averci accolto molto affettuosamente ed agevolato nell'effettuare le riprese fotografiche oltre a Mimmo Rapisarda per aver gentilmente concesso di citare il suo sito www.mimmorapisarda.it.